La brigata di Luogo Divino

Cordiale, unita, semplice, fresca, divertente, coinvolgente, armoniosa, simpatica.

Se ne potrebbero elencare ancora molti, ma questi sono solo alcuni degli aggettivi che più descrivono la brigata di Luogo Divino.


Come direttore d’orchestra a dirigere le sinfonie ogni sera c’è Diego, che ha dato forma, anima e corpo al winebar. Gli strumentisti, Federico e Guillermo, seguono armoniosamente la sinfonia aggiungendo ciascuno un tocco personale. Il servizio è caratterizzato infatti da un perfetto mix italo-latino. Tutto fluisce tra un sorriso, un bicchiere e una tapas. Entrando si viene accolti dalla simpatia di Federico e il sorriso di Guillermo, i quali, ognuno con il suo stile e tocco, accolgono il cliente con lo scopo primario di farlo sentire a casa. 

Remo Girardi - Chef

Il Brasile gli dà le basi della sua cucina, i Paesi Baschi l’esperienza e l’Italia il futuro.  Da Berasategui, a Cracco, passando per l’ambasciata brasiliana. L’esperienza di Remo termina il suo giro del mondo con il Cambio a Torino e viene incoronata dall’incontro con Diego, con cui fa l’apertura di Luogo Divino.

Carlo Magliano

Laureato in Chimica, senza esperienza in cucina come cuoco. Per pagarsi gli studi lavora in un catering. Con un viaggio in Brasile a Rio de Janeiro, si appassiona alla cucina come veicolo di conoscenza per le diverse culture. Lavorando in cucina scopre una parte di sé, che gli lascia ancor più voglia di scoprire il mondo attraverso il cibo. Un osservatore che preferisce ascoltare prima di dare un giudizio, con molta voglia di apprendere il mestiere.

Dipendendo dal mood e dal giorno si può decidere di fare una scelta più rilassata e formale sedendosi nei tavolini della sala o più informalmente facendosi catturare dalla curiosità e dinamismo del bancone. Ovunque ci si sieda non mancano le noccioline speziate come aperitivo, accompagnate da una buona bolla. Federico e Guillermo sanno interpretare i desideri del cliente, guidandoli in un’esperienza sensoriale unica, perché si sa, al cliente piace essere capito e coccolato, come negarlo.

Quindi che siano serate da bicchiere o bottiglia, la carta non manca di opzioni e i due intraprendenti camerieri sapranno come consigliare al meglio e come soddisfare le più strampalate voglie di ciascuno. 

Michela Cuccovillo - Pastry Chef

È cuoca da 18 anni. Parte con gli studi alberghieri, ma ha alle spalle una famiglia con una grande passione per la cucina. Inizia a lavorare in cucina nella sua città natale, anche se si vedeva già in giro per l’Italia a sperimentare se stessa. Non si accontenta, vuole accrescere la sua conoscenza. La sua carriera vede un’importante crescita in poco tempo, un percorso condensato in pochi anni, da Alma, al maestro di vita Luigi Taglienti, passando per 2 relaix chateaux, le antiche contrade a Cuneo, terminando a Torino da Gaudenzio e ultimo, ma non per importanza.

Federico Verri - Sommelier

Terminato il liceo trascorre una breve parentesi a Londra, anche se, dopo un anno e mezzo, viene attratto dal richiamo della terra natia. Il destino lo porta subito a Luogo Divino, dove è tutt’ora parte del personale di sala. Da Luogo Divino fa una vera e propria gavetta, inizia come lavapiatti per mesi, aiuta un po’ in cucina, fino ad arrivare alla sala. 

Guillermo Sosa - Sommelier

Nasce in un piccolo quartiere di Buenos Aires, si trasferisce a Cordoba fino ai 10 anni d’età per poi ritornare definitivamente a Buenos Aires. Qui, dopo gli studi, segue le orme del padre come motorista di navi. Capisce però che non è la sua strada e trova lavoro in una delle catene di ristoranti più famosa del Sud America. Si tratta di una catena di ristoranti incentrati sulla cucina di carne. Ci lavora per 14 anni, ricoprendo tutti i ruoli e facendo una vera e propria scalata. Diventa Somellier, frequenta il corso da bartender, insomma si da fare per crescere nel ristorante dalle grandi opportunità. Dopo diversi anni decide di andarsene e arriva a Torino, dove, girando porta a porta, capita da Luogo Divino. Nel 2019 inizia così la sua avventura con Diego e tutto il giovane team, completando così l’ultimo pezzo del puzzle del servizio. 

Tutto il servizio si muove a ritmo di un’elegante danza a flusso continuo, nulla si ferma mai e nulla corre troppo, nonostante il locale sia sempre pieno. In questo la destrezza del team si distingue per la sua semplice armoniosità. Non ci sono fronzoli o tempo per formalità ma solo il piacere di condividere una passione, quella del vino, e la voglia di far trascorrere un’esperienza eno-gastronomica completa. E se non si ha più fame? Non c’è problema, la curiosità di sperimentare e farsi consigliare prenderà il sopravvento.